San Salvador

Chiesa del Santissimo Salvatore

Un viaggio nel passato

Storia

Certamente prima del Mille esisteva una chiesa plebana, un luogo di culto che secondo la tradizione venne fondato da San Magno nel 638.

Nel 1140 il pievano Bonfiglio Zusto abbracciò con il suo clero l’Ordine dei Canonici regolari di Sant’Agostino. Incendiata la chiesa e rifabbricata nel 1167, fu consacrata il 29 agosto 1177 da papa Alessandro III.

Ridotto il monastero a priorato, furono introdotti nel 1427 i Canonici regolari Lateranensi del Santissimo Salvatore e di Santa Maria della Carità e nel 1442 i Canonici regolari del Santissimo Salvatore di Bologna.

Tra il 1507 e il 1530 venne eretta l’attuale fabbrica su modello di Giorgio Spavento, alzata con l’intendenza di Pietro e Tullio Lombardo e poi di Jacopo Sansovino. Artefice dell’impresa fu Antonio Contarini, prima priore di San Salvador e poi Patriarca di Venezia, sostenuto nell’impresa dal nobile Girolamo Priuli.

L’edificio spicca per la pianta a croce latina, tre navate con triplice crociera e tre cupole centrali, ampio presbiterio con altare isolato (capolavoro di Guglielmo dei Grigi, 1534).

La facciata fu eretta su disegno di Giuseppe Sardi grazie al lascito di Jacopo Galli nel 1649. Fu consacrata il 30 marzo 1739 dal Patriarca Francesco Antonio Correr.

Sempre parrocchiale, dal 1141 al 1810 parrocchia regolare; la cura d’anime veniva esercitata da due sacerdoti secolari (cappellani) eletti dai Canonici e confermati dall’Ordinario veneziano.

Danneggiata dai bombardamenti austriaci, ebbe un generale restauro tra il 1868 e il 1879. Il campanile incompiuto del XII secolo fu radicalmente alzato e restaurato nel 1895 e dotato di un nuovo concerto di campane battezzate dal Patriarca Giuseppe Sarto.

Dal 1267 nella chiesa si custodiscono le spoglie di San Teodoro, primo protettore di Venezia. Dal 1450 la chiesa divenne tappa di una delle fastose andate ducali.

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Arte

Tra il ricchissimo patrimonio artistico della chiesa spicca la Cena in Emmaus di Giovanni Bellini e Vittore Carpaccio, il Monumento sepolcrale del doge Francesco Venier di Jacopo Sansovino, la Trasfigurazione e la celebre Annunciazione opere del maturo Tiziano

Straordinaria ed unica la Pala d’argento, capolavoro d’oreficeria medievale, esposta annualmente solo in tre occasioni, il tempo di Natale, di Pasqua e alla Festa della Trasfigurazione.

Alle importanti opere architettoniche, plastiche e pittoriche dei secoli XVI e XVIII, si aggiunge l’imponente collezione di tessuti e delle oreficerie raccolte nel Tesoro.

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Musica

La chiesa è ricca di memorie musicali: ancora ridotta a cantiere, ebbe nel 1515 l’esecuzione di una sacra rappresentazione sulla vicenda di Sant’Alessio. Il 16 ottobre 1530 la nuova chiesa venne inaugurata con musiche imponenti, alla presenza di esecutori di prim’ordine, mentre continuò la tradizione di far grande musica in occasione della festa di San Teodoro. Nel 1740 venne eseguita la Messa da Requiem per Antonio Lotti, Maestro della Cappella Ducale. Nella chiesa sono sepolti Antonio Gardano e il figlio Angelo, tra i più cospicui stampatori di musica del Cinquecento e del Seicento. Vi è sepolto anche il liutaio Giovanni Sellas e nel cimitero esterno venne sepolto il padre di Antonio Vivaldi, Giovanni Battista. 

L’antica tradizione musicale della Chiesa di San Salvador si sintetizza materialmente nello straordinario complesso cinquecentesco della cantoria monumentale e della cassa d’organo adornata dalle portelle dipinte da Francesco Vecellio, uno spazio su cui fecero musica figure come Francesco Usper e Pietro Andrea Ziani. Dal 2010, sul luogo di uno strumento precedente (XVIII – XIX secolo), è stato installato un nuovo organo che si ispira agli strumenti veneti del XVI secolo, unico organo in Venezia che permette l’esecuzione del ricco repertorio tastieristico del Cinque-Seicento. Il temperamento è mesotonico con corista corrisponde a 493 Hz a 18°. La disposizione fonica è la seguente:  

Manuale

Tenori 10′

Ottava

Quintadecima

Decimanona

Vigesimaseconda

Vigesimasesta

Vigesimanona

Flauto in VIII

Pedaliera

Unita al manuale

Accessori

Fiffaro (tremolo nel canale)

La chiesa di San Salvador e la sua sacrestia ospitano elevazioni musicali, concerti o spazi per registrazione audio previo accordo.

Per informazioni e prenotazioni:

Visite e accoglienza

La chiesa di San Salvador è accessibile tutti i giorni nell’orario 8:45-17:15.

Ai visitatori è richiesto il rispetto dello spazio sacro attraverso un abbigliamento consono, un tono di voce contenuto, lo scoprimento del capo da parte degli uomini, rispetto delle persone raccolte in preghiera. 

La chiesa accoglie gruppi e pellegrini con proprio sacerdote (munito di Celebret) che chiedono di poter celebrare la Santa Messa nel Rito Romano. È richiesto un accordo previo, di alcuni giorni.  

La Sacrestia e il Tesoro sono accessibili occasionalmente o previo accordo; per la visita di questi spazi è richiesta una offerta libera. La Sacrestia può ospitare iniziative culturali per numero contenuto di partecipanti, previo accordo. 

Per informazioni, contatti e prenotazioni:
La comunità

Liturgia

Celebrazioni

Sala Parrocchiale

La sala parrocchiale "San Giovanni Paolo II" è attrezzata per ospitare eventi culturali, gruppi, pellegrini per un numero inferiore al centinaio di partecipanti. Sopra la sala è presente una piastra polivalente. L’accoglienza è organizzata e regolata da un tariffario.  

Pellegrinaggio

Pellegrini o gruppi possono richiedere di celebrare la Santa Messa a San Salvador previo accordo.

Per informazioni: