Incontro con il Patriarca

Presentata al Patriarca Francesco la "fotografia" della nostra parrocchia

Di seguito sono presentate le relazioni che sono state lette alla presenza del Patriarca durante un recente incontro tenutosi presso il patronato a 5 anni dalla sua ultima visita pastorale alla nostra parrocchia.

11 dicembre 2025
Relazione introduttiva
Marco Da Ponte

Il Cenacolo: luogo di comunione e coordinamento
Il Cenacolo ha continuato a svolgere un ruolo decisivo nella vita pastorale. Si riunisce ogni mese secondo una scansione semplice e fraterna: la Messa insieme, un incontro formativo o organizzativo e una cena condivisa. Questo stile favorisce comunione spirituale, ascolto e corresponsabilità, svolgendo di fatto la funzione di Consiglio Pastorale.

Unità della comunità e passaggio alla parrocchia unica
Un segno significativo del cammino compiuto è stato il passaggio dalla “Comunità Marciana” alla parrocchia unica “Santissimo Salvatore e Santo Stefano”. Nonostante i cambiamenti, la comunità ha accolto questo passaggio con maturità e serenità, riconoscendone le motivazioni.

Un nodo aperto: il rapporto con la Basilica di San Marco
Rimane aperto il tema del rapporto pastorale con la Basilica di San Marco. Attualmente la nostra presenza è limitata alla Settimana Santa, al Mercoledì delle Ceneri, al Giovedì e Venerdì Santo e – dal 2025 – anche alla Domenica delle Palme. Con franchezza e rispetto chiediamo di rivedere e approfondire questa impostazione, chiedendo anche al Patriarca le motivazioni dell’inserimento della Basilica nel percorso pastorale della comunità.

I sacerdoti della comunità
La comunità è accompagnata da don Roberto, don Steven, don Carlo, don Giuseppe e don John. Desideriamo sottolineare la presenza di don John, sacerdote nigeriano che studia al Marcianum: la sua esperienza di Chiesa, proveniente da un contesto culturale diverso, arricchisce la comunità con uno sguardo universale e missionario.

Consiglio per gli Affari Economici e rendiconto alla comunità
Da diversi anni il parroco, insieme al Consiglio per gli Affari Economici, presenta alla comunità il rendiconto economico annuale, illustrando entrate, uscite, spese e interventi. Da quest’anno è stato presentato anche il rendiconto della chiesa di Santo Stefano. Il documento è stato distribuito in una Domenica di novembre come segno di trasparenza e responsabilità condivisa.

CATECHESI
Patrizia Molin – Teresa Benacchio


Negli ultimi anni l’attività catechistica della nostra parrocchia si è sviluppata dentro un contesto sociale complesso, segnato da trasformazioni rapide e da nuove fragilità familiari. La catechesi coinvolge bambini, ragazzi e famiglie, accogliendo situazioni molto diverse. Sono presenti anche diversi ragazzi non battezzati, che vengono introdotti nel percorso e accompagnati fino al Battesimo celebrato nel giorno della Prima Comunione. I catechisti, insieme al parroco e a don Steven, mantengono un contatto attento con le famiglie, anche quelle in difficoltà, favorendo un clima di accoglienza, ascolto e sostegno dove bambini e genitori si sentono amati e accompagnati.

Destinatari e attenzione educativa
L’attenzione è rivolta non solo ai ragazzi, ma anche alle loro famiglie. È stata dedicata particolare cura alle situazioni di fragilità familiare, separazioni, difficoltà relazionali. Con l’aiuto di consulenti esterni sono stati affrontati temi come affettività, generatività, sessualità e aggressività, per sostenere la crescita integrale dei minori.

Inclusione e stile della catechesi
Grande attenzione è stata data all’inclusione dei ragazzi con disabilità e di chi vive condizioni di disagio familiare. Lo stile della catechesi è volto a essere evangelico, concreto e attuale, con linguaggi adeguati all’età, puntando a far crescere nei ragazzi l’amore per Gesù e il senso di appartenenza alla comunità cristiana.

Orari, fasce di età e partecipazione
La catechesi settimanale comprende tre fasce: elementari, preadolescenti e adolescenti. La partecipazione alla Messa domenicale raggiunge il 40% esclusi i mesi estivi. Un nodo importante riguarda la sovrapposizione con gli impegni sportivi. Sarebbe auspicabile, tramite il Vicario per la pastorale e il clero vicariale, riconcordare con le associazioni sportive cittadine il rispetto del mercoledì come giorno libero dagli impegni extrascolastici, come avveniva anni fa grazie a don Mario Senigaglia.

Arte nella catechesi
Ha riscosso grande partecipazione l’integrazione dell’arte nella catechesi per elementari e medie, anche grazie ai sacerdoti guida della Basilica di San Marco, con un approccio che unisce sensibilità artistica e cammino di fede.

Campo scuola e uscite
Ogni anno viene proposto un campo scuola per elementari, medie e superiori. Vengono inoltre organizzate uscite e partecipazioni a raduni o incontri diocesani, oppure itinerari educativi in alcune città italiane, che favoriscono esperienze comunitarie, spirituali e formative significative.

Iniziative liturgiche e catechetiche straordinarie
Rappresentano momenti di catechesi viva anche iniziative liturgiche proposte dal parroco: la Messa del maratoneta in occasione della Venice Marathon, la settimana di devozione alla reliquia della Santa Casa di Nazareth e altre celebrazioni comunitarie. Particolare importanza hanno avuto le predicazioni straordinarie durante la presenza della Madonna Pellegrina di Fatima, delle reliquie dei pastorelli e della Santa Casa di Nazareth, momenti che hanno coinvolto non solo i parrocchiani ma anche numerosi visitatori, offrendo opportunità di preghiera e annuncio.

Formazione catechisti
Una volta al mese il parroco guida un incontro di formazione per i catechisti, dedicato ad approfondimenti biblici, teologici e metodologici. Un referente mantiene il dialogo con l’Ufficio Catechistico Diocesano per il coordinamento delle iniziative diocesane.

Catechesi degli adulti
Nei tempi di Avvento e Quaresima vengono proposti percorsi di catechesi per adulti (Anno Liturgico, Lettera ai Corinti, Novissimi…). Sono attivi tre gruppi di ascolto (San Zaccaria, San Salvador/Santo Stefano, San Moisè).

Lectio Divina
Da quest’anno viene proposta settimanalmente la Lectio Divina sul Vangelo di Marco, aperta a tutta la comunità.

Arte e Fede
Prosegue il percorso “Arte e Fede”, che unisce conoscenza storico-artistica e cammino spirituale attraverso opere presenti nelle nostre chiese.

Fidanzati, sposi e ritiri
Ogni anno si svolge il corso fidanzati nei mesi di gennaio e febbraio. La partecipazione del piccolo gruppo sposi è diminuita negli ultimi anni. Per gli adulti vengono proposti due ritiri spirituali, in Avvento e in Quaresima. Per bambini e ragazzi sono previsti ritiri nei tempi forti e prima dei sacramenti (Avvento, Quaresima, Prima Confessione, Prima Comunione, Cresima).

Preparazione al Battesimo
I Battesimi vengono celebrati ordinariamente durante la Messa domenicale, dentro la comunità. La preparazione è curata direttamente dal parroco, che incontra i genitori in 2–3 appuntamenti personalizzati. Molte famiglie provengono anche da fuori parrocchia, ma si ritiene importante mantenere un percorso diretto di accompagnamento affinché la scelta del Battesimo sia consapevole e radicata nel cammino di fede.

Pellegrinaggi e itinerari culturali
I pellegrinaggi e gli itinerari culturali rappresentano una parte importante del cammino catechistico della comunità. Negli anni hanno coinvolto complessivamente centinaia di persone, molte delle quali si erano allontanate dalla vita ecclesiale. Ogni pellegrinaggio è pensato come percorso teologico, biblico e pastorale, legato a luoghi e contenuti della fede. Queste esperienze, che uniscono storia, arte, spiritualità e fraternità, permettono a molti adulti, giovani e famiglie di ritrovare una fede più consapevole e un rinnovato legame con la Chiesa. I pellegrinaggi diventano così una vera forma di catechesi itinerante, capace di integrare conoscenza, esperienza e preghiera comunitaria. Catechisti, formatori e sacerdoti stanno operando in armonia, condividendo un cammino comune al servizio della crescita spirituale della comunità.

LITURGIA
Marta Chiaranda – Lilia Luca


Riflettendo sul cammino liturgico della nostra Comunità – dapprima Comunità Marciana, oggi unica parrocchia del Santissimo Salvatore e Santo Stefano – desideriamo presentare con gratitudine il percorso compiuto negli ultimi anni.

Cura delle celebrazioni
Cerchiamo di rendere le nostre celebrazioni eucaristiche il più possibile curate, attraverso: • canti scelti in base alle letture, alla festa o solennità celebrata, alle antifone e alla liturgia del giorno
• il coinvolgimento nella proclamazione della Parola non solo dei lettori abituali e dei catechisti, ma anche di genitori che frequentano più saltuariamente
• l’attenzione dei nostri sacerdoti che, con omelie attente e chiare, offrono a molti l’unico vero momento di catechesi della settimana.
Un piccolo gruppo di fedeli, insieme alle suore Elisabettine, sostiene i sacerdoti nella celebrazione dei funerali, spesso partecipati da persone lontane dalla pratica religiosa, offrendo una presenza discreta e fraterna.

Preghiera comunitaria
Una volta al mese, nella chiesa di San Zulian, si tiene l’Adorazione Eucaristica, che si apre con la Santa Messa e si conclude con la recita dei Vespri e la benedizione eucaristica. Vi partecipano in particolare le suore Elisabettine, alcuni volontari e numerosi turisti che entrano per pregare. Il Rosario è recitato:
• ogni ultimo sabato del mese a San Salvador;
• nei quattro giovedì di maggio, in chiese diverse;
• ogni giorno feriale di ottobre e maggio, dopo la Messa delle 10.30 a San Zulian.
• tutti i giorni, prima della Santa Messa, nella chiesa di San Zaccaria. Tutti i venerdì di Quaresima si celebra la Via Crucis nelle chiese di San Moisè e di San Zaccaria.
Su proposta del Cenacolo, sta crescendo la recita dei Vespri prima della Messa feriale a Santo Stefano.
In alcune solennità, inoltre, vengono celebrati Vespri solenni, animati talvolta dai seminaristi, ai quali partecipano fedeli della comunità e diversi visitatori.

Celebrazioni particolari e pastorale liturgica
Nella chiesa di San Zulian si celebrano: l’Ottavario dei Defunti, l’Ottavario di Pentecoste, le Quaranta Ore, e si è iniziato a solennizzare maggiormente la festa del Patrono. In Avvento si celebra la Messa “Rorate” nelle prime ore del mattino, molto partecipata nonostante l’orario, seguita da una colazione comunitaria. L’11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes, viene impartito il Sacramento dell’Unzione degli Infermi a San Salvador.
Nella festa di San Teodoro, la nostra comunità celebra l’Eucaristia con l’Arciconfraternita, che premia una realtà di carità particolarmente significativa. A San Samuele, il giorno di San Valentino, viene celebrata una Messa per i fidanzati. Don Steven sta formando un gruppo di chierichetti prima della Messa domenicale a Santo Stefano e accompagna un gruppo di giovanissimi impegnati nelle attività parrocchiali.

Ministeri e confessioni
Ringraziamo il Signore per il dono del ministro straordinario dell’Eucaristia Gianfranco, delle due catechiste Patrizia che hanno iniziato questo servizio, dell’accolito David e del diacono permanente Leonardo. È importante ricordare che ogni mattina, a San Zulian, don Steven e don John sono disponibili per le confessioni, anche in lingua inglese e spagnola: un servizio prezioso per i turisti e per chi vive e lavora nella zona. Inoltre don John è presente per le confessioni tutti i sabati pomeriggio, dalle 15.30 alle 17.30, nella chiesa di San Salvador.

Formazione liturgica
Nel 2024 è iniziato un percorso di formazione liturgica sul canto, rivolto ai lettori, ai volontari e a chi anima la celebrazione. Nel 2025 sarà proposto un secondo percorso dedicato alla formazione liturgico–pastorale, necessario per una maggiore competenza e consapevolezza di chi serve e anima la liturgia nelle nostre chiese.

Matrimoni nelle nostre chiese
Un altro nodo di complessa soluzione riguarda l’apertura alle celebrazioni dei matrimoni nelle nostre chiese: coppie provenienti da tutto il mondo chiedono di sposarsi qui. L’accoglienza di queste richieste ha un aspetto pastorale delicato, che va seguito caso per caso e non può essere risolto con una chiusura generalizzata. Allo stesso tempo occorre tener conto della notevole attività burocratica che oggi grava sul parroco. Sarebbe auspicabile disporre di linee guida che, oltre al piano pastorale, considerino anche l’aspetto amministrativo, prevedendo, per esempio, che siano i parroci delle coppie a celebrare i matrimoni, senza gravare eccessivamente sui sacerdoti della parrocchia.

Criticità
Non siamo ancora riusciti ad avviare la celebrazione di una Messa in lingua inglese per i turisti. Nel tempo si è ipotizzata, sempre in accordo con la Diocesi e con la Basilica di San Marco, la possibilità di una Messa internazionale il sabato mattina, a carattere mariano, in inglese e in latino. Sono già stati avviati contatti con don Daniele Memo e con mons. Angelo Pagan per approfondire questa possibilità, ma non si è ancora giunti a una definizione concreta.

CARITÀ
Anna Brondino – Lucia Zurlo


La Parrocchia di San Salvador Santo Stefano da molti anni si distingue per un impegno costante, concreto e silenzioso nel contrasto alla povertà e nella promozione della solidarietà, sia a livello locale che internazionale. In un tempo in cui le fragilità sociali si fanno sempre più evidenti, la nostra comunità ha scelto di non distogliere lo sguardo, ma di rispondere con gesti semplici e profondi, capaci di generare speranza.

Mercatini solidali e aiuti internazionali
Tra le iniziative più significative va ricordata l’organizzazione dei mercatini solidali, che hanno svolto una duplice funzione:
– coinvolgere attivamente i parrocchiani in un’esperienza di condivisione;
– raccogliere fondi destinati a realtà che vivono situazioni di grande difficoltà.
I progetti sostenuti hanno riguardato:
– la Parrocchia di Gaza,
– alcune iniziative in Cisgiordania,
– una casa per bambini denutriti in Bolivia,
– la missione di Ol Moran in Kenya,
– le comunità religiose delle nostre suore in Etiopia e Indonesia.
Il contributo raccolto ha permesso di sostenere famiglie, bambini e anziani in contesti segnati dalla povertà e dall’insicurezza, offrendo un segno concreto di vicinanza e fraternità.

Carità locale: raccolte e sostegno alle fragilità
La parrocchia ha promosso diverse iniziative di solidarietà rivolte al territorio.
Raccolta per le carceri
Una delle più preziose è stata la raccolta di generi di igiene personale destinati ai detenuti delle carceri maschili e femminili di Venezia. Attraverso questo gesto, semplice ma dal forte valore umano, la comunità ha voluto affermare che la dignità delle persone non viene meno in nessuna condizione. Il materiale raccolto è stato consegnato in collaborazione con le istituzioni penitenziarie.
Raccolta di generi alimentari
Accanto a questo, nei tempi forti di Avvento e Quaresima viene organizzata la raccolta di generi alimentari per i poveri della città, che vengono poi distribuiti durante tutto l’anno. È un segno concreto di attenzione verso famiglie o persone che faticano a sostenere le spese di base della vita quotidiana.

Collaborazione con l’Emporio della Solidarietà
La parrocchia partecipa attivamente alla vita dell’Emporio della Solidarietà di Venezia, che offre beni di prima necessità a famiglie in difficoltà economica. Oltre alle donazioni materiali, preziosa è stata la presenza dei volontari parrocchiali, che si sono messi a disposizione per la raccolta, l’organizzazione e la distribuzione dei beni. Un momento particolarmente significativo sarà il pranzo del 24 dicembre 2025, pensato per accogliere persone sole o in difficoltà economica: un gesto che vuole unire cibo, amicizia, ascolto e il calore di una comunità che si fa vicina.

L’armadio della carità
Un’altra forma concreta di sostegno è l’“armadio della carità” presso la parrocchia di San Luca. Ogni mercoledì alcune volontarie raccolgono, selezionano e mettono a disposizione abiti e vestiti per persone e famiglie in difficoltà, offrendoli a prezzi simbolici e molto contenuti. Il piccolo contributo raccolto viene poi destinato alla Casa famiglia S. Pio X o utilizzato per fronteggiare emergenze specifiche, come gli aiuti a Gaza, le situazioni legate alla guerra in Ucraina o altre necessità segnalate nel tempo. Anche attraverso questo servizio si alimenta una carità semplice e quotidiana, che unisce attenzione alle persone e responsabilità nell’uso delle risorse.

Uno stile evangelico
Le iniziative ricordate non sono semplici attività assistenziali, ma espressione di una comunità che crede profondamente nella forza della fraternità e nella prossimità verso chi soffre. La povertà, infatti, non è soltanto mancanza di beni materiali, ma spesso è solitudine, invisibilità, sfiducia.

PATRONATO “CARLO ACUTIS
Maria Chiara Scatassa – responsabile del Patronato


Identità e finalità del Patronato
Il Patronato “Carlo Acutis” nasce con l’intento di offrire alla comunità parrocchiale e al territorio un luogo rinnovato, aperto e ospitale, capace di favorire l’incontro, la compagnia e una presenza cristiana viva dentro il tessuto sociale della città. Sin dall’inizio è stato desiderio condiviso che questo spazio esprimesse l’idea di una casa: un ambiente semplice e accogliente, dove famiglie, bambini, ragazzi e anziani possano sentirsi attesi, accompagnati e valorizzati.
La gestione è stata affidata a un giovane — il primo anno ad Andrea, e quest’anno a me — così da custodire il luogo con cura e con un fresco spirito d’iniziativa, in cui l’amicizia cristiana potesse emergere attraverso gesti concreti, iniziative culturali e la collaborazione tra le persone che frequentano gli spazi. Il contesto demografico della città, segnato da un progressivo impoverimento generazionale, rende ancora più evidente la responsabilità di favorire legami e creare reali opportunità di incontro. Di seguito elencherò le attività più significative che animano gli spazi del Patronato.

Attività rivolte a bambini e ragazzi
La presenza dei più piccoli è una delle ricchezze più vive e belle del Patronato. Oltre alle consuete giornate di apertura, il campetto è disponibile anche la domenica dopo la Messa, offrendo ai bambini la possibilità di ritrovarsi in un ambiente sicuro e familiare. Il campetto è molto frequentato sia dai ragazzi della parrocchia sia dagli studenti della scuola media Dante Alighieri, soprattutto il venerdì.

Il doposcuola, guidato da volontari adulti e da studenti universitari, è attivo dall’ anno scorso e sta vivendo una fase di assestamento, anche a causa del numero limitato di giovani residenti in città. Quest’anno, grazie a un rapporto più diretto con le scuole medie, stiamo facendo conoscere meglio questa opportunità educativa e siamo fiduciosi che l’affluenza cresca nelle prossime settimane.

Da ottobre è attivo un corso di pittura guidato da uno studente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, desideroso di mettersi alla prova nel campo educativo. Il corso, aperto ad adulti e ragazzi, ha riscosso notevole apprezzamento e si sta consolidando come proposta stabile; è già previsto il suo proseguimento primaverile. Il corso è a pagamento. È inoltre in programma l’avvio di un corso di poesia per bambini e ragazzi, guidato da un’esperta da me contattata e di un corso di teatro per universitari.

Una presenza particolarmente significativa è la scuola parentale FENICE, gestita dall’associazione Concreta, che ha trovato sede nei nostri spazi. La scuola superiore accoglie tutte le mattine dieci studenti seguiti da dodici educatori qualificati e risponde a una reale emergenza educativa, offrendo un ambiente sereno e uno sguardo attento a ragazzi che vivono fragilità importanti e che rischierebbero l’abbandono scolastico.

Nei fine settimana il Patronato viene spesso aperto per permettere agli studenti universitari, in particolare gli universitari di Comunione e Liberazione, di utilizzare le aule come spazi studio. Questa possibilità offre loro un luogo accogliente in cui preparare gli esami, studiare in compagnia e vivere momenti di socialità, soprattutto quando le strutture universitarie risultano chiuse. Si sta così generando una presenza stabile e riconoscibile di giovani adulti, che arricchisce ulteriormente la vita del Patronato e contribuisce alla realizzazione dei vari progetti proposti.

Attività rivolte agli anziani
Considerando l’elevata presenza di anziani nel territorio, abbiamo dedicato loro un’attenzione particolare. Il Patronato è diventato un punto di ritrovo attraverso tornei di burraco ed esercizi per la memoria. A queste attività si aggiunge la tombola mensile, organizzata in chiesa, che riunisce anziani e famiglie in un clima di fraternità e leggerezza.

Cultura, conferenze ed eventi
Fin dai primi mesi dopo l’apertura del 2024, il Patronato e la chiesa hanno ospitato conferenze, incontri culturali, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti, cineforum estivi e una mostra curata da studenti dell’Accademia.
Proposte dell’anno in corso:
– incontro inaugurale dedicato a Caravaggio;
– mostra di arte contemporanea curata da un giovane artista norvegese convertito grazie alla testimonianza di Carlo Acutis;
– seminario di iconologia sacra;
– incontri con un medico dedicati alle esigenze degli anziani;
– momenti di confronto per genitori e famiglie sui temi educativi;
– ulteriori iniziative culturali attualmente in via di definizione.

Bilancio complessivo e prospettive
Il primo anno di attività è stato dedicato a consolidare la presenza delle realtà comunitarie, avviare nuovi percorsi educativi, proporre eventi culturali e ricreativi, rendere gli spazi accoglienti e vissuti, affinché molti potessero sentirvi una vera casa. Continueremo a valorizzare il patrimonio culturale del territorio, collaborando con altre realtà veneziane affinché anche attraverso la cultura emerga una presenza cristiana significativa per la città, che possa essere conosciuta e frequentata da sempre più persone. Tutto questo è stato ed è possibile grazie al contributo di molte realtà: i gruppi della parrocchia, i sacerdoti, la Fondazione Ciliota e la Domus Ciliota, gli universitari di Comunione e Liberazione, il gruppo culturale di San Benedetto guidato dal professor Pagani, e tante persone che hanno condiviso con noi il desiderio di custodire e far crescere questo luogo.

SERVIZIO DELLE SUORE FRANCESCANE ELISABETTINE BIGIE

Siamo tre suore della Congregazione delle Francescane Elisabettine Bigie e da anni svolgiamo il nostro servizio nella parrocchia del Santissimo Salvatore e Santo Stefano e all’interno dell’Ospedale Civile di Venezia. Il nostro carisma francescano-elisabettino ci invita a vivere la prossimità, la misericordia e la cura verso ogni persona, specialmente verso chi è più fragile. Con questo spirito desideriamo condividere il nostro impegno quotidiano.

Servizio in ospedale
Svolgiamo il nostro ministero nel reparto di assistenza religiosa dell’ospedale, con un compito principale: offrire sostegno spirituale ai pazienti.
– Visitiamo quotidianamente i reparti, ascoltando con delicatezza le necessità dei malati e dei loro familiari.
– Portiamo la Santa Comunione a coloro che la desiderano e accompagniamo con la preghiera chi vive momenti di dolore, solitudine o paura.
– Cerchiamo di essere una presenza discreta, dolce e comprensiva, offrendo parole di consolazione e speranza.
– La nostra relazione con malati e personale sanitario è improntata al rispetto e alla cura.
– Molti pazienti ci ricevono con gratitudine, chiedendo preghiere e consigli spirituali.
– Organizziamo e animiamo momenti di preghiera nella cappella dell’ospedale, collaborando con cappellano, diacono e laici volontari.
Il nostro desiderio è quello di essere una piccola luce per chi vive la sofferenza.

Servizio alla catechesi
All’interno della parrocchia, collaboriamo nei percorsi di catechesi dei bambini e dei ragazzi, offrendo presenza educativa, accompagnamento spirituale, sostegno ai catechisti e vicinanza alle famiglie.

Servizio nella liturgia
Partecipiamo attivamente alla vita liturgica della parrocchia attraverso celebrazioni, adorazione, rosario, liturgia delle ore, funerali e momenti di preghiera comunitaria.

Servizio agli ammalati della parrocchia
Accompagniamo anche gli ammalati della parrocchia, circa venti persone. – Passiamo ogni settimana o ogni quindici giorni per portare la Comunione. – Offriamo ascolto, presenza e consolazione. – I sacerdoti visitano gli ammalati per la Confessione e per sostegno spirituale. – Il parroco passa personalmente a Natale, Quaresima, Pasqua e prima dell’estate.

Conclusione
Nel nostro servizio quotidiano, in ospedale e in parrocchia, ci sentiamo accolte, sostenute e incoraggiate dal Signore e dalla comunità. Con umiltà desideriamo continuare questo cammino, per essere segno della tenerezza di Dio verso chi soffre e verso chi desidera incontrare il Vangelo nella semplicità della vita.

GRUPPO “GENITORI CON UN FIGLIO IN CIELO”
Anisa Febbrini – Marina Vianello


Siamo Anisa e Marina e presentiamo il cammino del gruppo “Genitori con un Figlio in Cielo”, una realtà nata a Venezia circa vent’anni fa attraverso un semplice passaparola, ma soprattutto dal desiderio profondo di ritrovare i nostri figli nella fede, affidandoli alla tenerezza di Dio e camminando insieme nella speranza.

Il gruppo si ritrova ogni primo sabato del mese nella chiesa di San Salvador, per partecipare alla Santa Messa celebrata da don Roberto, che accompagna e guida il gruppo con grande delicatezza. Un aiuto prezioso ci viene anche da don Steven, che ogni primo sabato del mese offre il servizio della confessione, permettendo ai genitori di vivere questo momento con serenità e profondità spirituale.

Nel corso degli anni, anche il Patriarca Francesco ha più volte celebrato con noi, facendosi vicino con parole di consolazione e con gesti di grande paternità. Il Venerdì Santo in Basilica di San Marco, vissuto accanto al Patriarca, è per noi uno dei momenti più intensi e significativi dell’intero anno: un cammino difficile, ma pieno di speranza, dove il dolore viene consegnato alla croce di Cristo e trasformato in preghiera, luce e sostegno reciproco.

I genitori che arrivano al gruppo vivono ferite profonde. Ogni volta che un giovane “parte per il cielo”, il nostro gruppo raggiunge la famiglia attraverso il parroco della loro comunità: da lì iniziano i primi contatti, l’ascolto, la vicinanza e un accompagnamento fatto di fede e di presenza. I nuovi genitori vengono sempre incontrati personalmente da don Roberto, in un momento riservato e rispettoso, e successivamente sono invitati a partecipare alla Messa e poi alle iniziative del gruppo, trovando una comunità pronta ad accoglierli e a camminare accanto a loro.

Dopo l’Eucaristia ci ritroviamo nel Patronato, per un saluto, un confronto, uno scambio semplice ma prezioso di esperienze, dove ogni parola diventa incoraggiamento e ogni gesto diventa cura. Il calendario pastorale comprende momenti forti di preghiera, incontri di catechesi e ritiri spirituali che aiutano a trasformare il dolore in un cammino di speranza.

Non mancano i pellegrinaggi, vissuti come vere tappe di luce: quest’anno al Santuario della Madonna della Corona a Spiazzi (VR), in passato a Fatima e a Roma per l’udienza con Papa Francesco, esperienze che restano incise nel cuore e hanno rappresentato per molti una svolta nel cammino spirituale.

Il nostro desiderio è che questo gruppo continui a essere un luogo dove il dolore non viene mai negato, ma accolto e accompagnato; dove ogni madre e ogni padre trova ascolto, vicinanza e conforto; dove la fede custodisce e rigenera la memoria dei nostri figli, oggi nella pace del cielo.